Esempi di lavoro: Ara Pacis


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ARA PACIS, frammenti originali

Recinto interno, lato ovest, parete sinistra.
Registro superiore, festone in marmo

Si tratta di uno dei pannelli meglio conservati, privo di rifacimenti in stucco o in marmo. L'insieme della composizione risulta ben leggibile nonostante le lacune dovute alla perdita di piccoli frammenti. Gli strumenti prevalentemente impiegati per la costruzione delle forme sono il trapano, con punte di dimensioni variabili, e lo scalpello piatto, spesso impiegato anche per sottolineare il distacco degli elementi decorativi dal fondo. Alcune zone situate in punti non visibili dal basso sono lasciate ad uno stato intermedio di lavorazione, mentre i dettagli di superficie sono spesso disegnati attraverso linee tracciate con lo scalpello piatto. Le forme appaiono nel complesso scarsamente rifinite. Con l'ausilio di una illuminazione tangenziale in molti casi è possibile riscontrare l'impostazione geometrica conseguente alla lavorazione con lo scalpello, non particolarmente evidente in condizioni di luce diffusa.
ARA PACIS, integrazioni di restauro

Recinto interno, lato est, parete destra.
Registro superiore, festone in stucco.

Il festone in stucco ripropone fedelmente quello in marmo che si trova sulla parete di fronte. Si tratta, con ogni probabilità, di una riproduzione di quest'ultimo, ottenuta attraverso un calco. I dettagli sono perfettamente rispondenti all'originale, anche per quanto riguarda gli aspetti dovuti al cattivo stato di conservazione, le lacune ed alcuni tipi di degrado superficiale. Le tracce degli strumenti di lavorazione appaiono riprodotte in maniera del tutto simile all'originale. Un leggero offuscamento dei fori del trapano, unito al lieve riempimento delle parti in sottosquadro, portano comunque ad escludere che si tratti di una lavorazione diretta sullo stucco ancora fresco, anche in considerazione del fatto che i profili e le tracce degli strumenti risultano sempre piuttosto arrotondate.